L’Agriturismo Dal Poeta è in una zona particolarmente comoda per chi volesse effettuare alcune escursioni e visite nei dintorni, perchè si trova proprio a cavallo tra l’appenino emiliano e quello toscano e vicino a molti dei luoghi più interessanti della zona.
MADONNA DEI FORNELLI
1 km dall’Agriturismo Dal Poeta
Si tratta di una località turistica degli appennini famosa per la sua storia, seppur recente, e per il suo magnifico paesaggio. Il suo nome composto ricorda la devozione alla Madonna della Neve, a cui fu eretto un Santuario nel 1630, in ringraziamento alla fine della peste.
L’immagine di Maria col Bambino dipinto su rame viene ogni anno portata in processione fino a Castel dell’Alpi (distanza 3,4 km), dove vi resta per 8 giorni per poi tornare al santuario: è la Festa dell’Ascensione.
A tal proposito: le credenze popolari dicono che fino a quando l’immagine di Maria col Bambino non ritorna al Santuario pioverà quasi ininterrottamente.
Il termine ‘fornelli’ si riferisce secondo i più alla presenza di carbonai che accendevano nei boschi piccoli fuochi per bruciare lentamente la legna ed ottenere così il carbone.
Poco prima di entrare in paese si trova il piccolo borgo di Fornello, sempre con riferimenti al fuoco, che pare fosse il primo centro abitato e risale al XVI secolo.
Secondo altri deriverebbe non da Foculus, cioè piccolo focolare, ma dalla parola Fornax in riferimento ad una fornace oppure un cratere.
Il centro del paese è attraversato dalla via Romana Antica o Flaminia Militare, che attraverso i monti collegava Bologna con Arezzo: venne fatta costruire da Flaminio Gaio nel 187 a.c. Nel 1979 sono state rinvenute alcune tracce di quest’antica strada, riportando alla luce le antiche pietre del selciato per un totale di 7 km di pavimentazione lungo l’intero percorso. A Monte Bastione è visibile un piccolo tratto.
Si tratta di un percorso che passa sul crinale tra i fiumi Savena e Setta fino al Passo della Futa, scendendo poi verso il Mugello.
LA VIA DEGLI DEI: da Bologna a Firenze per antichi sentieri
E’ un percorso escursionistico oggi noto con l’affascinante nome di Via degli Dei segnalato dalle indicazioni del C.A.I. (Club Alpino Italiano). Da un punto di vista alpinistico il percorso, il cui tracciato può essere suddiviso in diverse tappe, non presenta alcuna difficoltà e può essere classificato di tipo E (Escursionistico – Facile).
“La Via degli dei”, definita da alcuni il “Camino de Santiago” italiano e da altri la Via Francigena, risale agli Etruschi ed è un percorso millenario fatto di sentieri, strade, mulattiere lungo circa 130 km che collega Bologna e Firenze valicando l’Appennino, a tratti fiancheggiando i resti della Flaminia Militare.
Ideale per gli amanti del trekking e della mountain bike, la via è oggi una fra le principali attrattive dell’Appennino Tosco Emiliano. Offre la possibilità di scoprire territori ricchi di storia e lontani dalle vie turisticamente più battute e rappresenta l’opportunità di trascorrere una vacanza itinerante all’aria aperta, adatta ad adulti, giovani e famiglie con bambini.
Il sentiero attraversa luoghi di interesse naturalistico e paesaggistico a quote intorno ai 1000 m s.l.m. In alcuni punti i sentieri passano proprio sulle antiche pavimentazioni stradali che hanno 2000 anni di storia.
Nel Medioevo questo percorso aveva vari nomi: via mulattiera per Monzuno, via di Barberino, Via della Futa etc.., a seconda della meta che si voleva indicare, mentre la denominazione attuale di Via degli Dei richiama la presenza, lungo il tracciato che porta al passo della Futa, di montagne e luoghi con nomi di divinità pagane come Monte Adone, Monzuno (Mons Junonis), Monte Venere e Monte Luario (la dea Lua).
La conclusione di ricerche archeologiche iniziate alla fine degli anni settanta e proseguite per oltre vent’anni hanno evidenziato come gli antichi sentieri e mulattiere medioevali, che correvano sul crinale fra Savena e Setta congiungendo Bologna e Firenze, ricalcavano in parte una strada romana.
Gli studi effettuati attribuiscono i numerosi reperti archeologici rinvenuti alla strada transappenninica costruita da C. Flaminio nel 187 a.C. fra Bologna ed Arezzo, indicata come Flaminia Militare.
Il territorio del comune di San Benedetto Val di Sambro è tagliato quasi a metà da questa antichissima strada: il tracciato tocca la vetta di monte Galletto, lascia alla sinistra la località di Cedrecchia ed entra nel paese di Madonna dei Fornelli. Prosegue poi fino al borgo La Bonacca, salendo fino alla Predosa ed alla cima del monte dei Cucchi; da qui arriva a Pian di Balestra e seguendo lo spartiacque giunge fino alle pendici del monte Bastione , per poi proseguire in territorio toscano.
L’itinerario della Via degli Dei affianca in questo modo interessi essenzialmente naturalistici di tipo escursionistico, ad interessi storici ed archeologici.
Sono da segnalare in merito a quest’ultimi, nelle vicinanze di San Benedetto Val di Sambro, i siti archeologici sulla Flaminia Militare di Sassorosso, Predosa e Monte Bastione.
L’itinerario nel dettaglio, è composto da cinque tappe: Bologna, Badolo, Madonna dei Fornelli, Monte di Fo’, San Piero a Sieve e Firenze. Due sono le regioni attraversate, due le province e quattordici i comuni.
Si parte da Bologna che offre tesori nascosti, si passa da San Luca con i suoi archi che emozionano quando si arriva al santuario con fatica ed entusiasmo. Si scende poi giù dai Bregoli (Casalecchio di Reno), storico percorso di pasquetta per i Bolognesi e, percorrendo il Reno, si arriva a Sasso Marconi, incontrando luoghi che nascondono veri e propri tesori (l’acquedotto romano, l’oasi di San Gherardo, il Ponte di Vizzano) e si continua per raggiungere l’area protetta del Contrafforte Pliocenico con i suoi fossili e la sua particolare vegetazione (lungo il cammino si possono scoprire la vite secolare del Fantini, il giardino botanico Nova Arbora, il colombario di Monte del Frate).
SAN BENEDETTO VAL DI SAMBRO
4,5 km dall’Agriturismo Dal Poeta
La zona è ricca di boschi e sorgenti, dalle cui pendici si godono ambientazioni naturalistiche suggestive. Il lago di Castel dell`Alpi, Monte Bastione con la Strada Romana, l`architettura medievale di Torre Galappio ed il palazzo Ranuzzi a Pian del Voglio, il Santuario di Serra a Ripoli, numerosi mulini sui torrenti Setta e Sambro uniti da una buona sentieristica offrono un territorio adatto alle escursioni ed alla tranquillità.
Il Comune di San Benedetto Val di Sambro (Alt. mt.620/1200 s.l.m.circa) prende il nome dal fiume Sambro e appartiene al comprensorio di montagna della provincia di Bologna. Ha un territorio di Km quadrati 66,71 raffigurabile grossomodo in un quadrilatero irregolare , il cui lato meridionale corre lungo il crinale dell’Appennino Tosco-Emiliano e funge da confine con la provincia di Firenze. A ovest il torrente Setta lo divide dal Comune di Castiglione dei Pepoli, a est il Savena da quello di Monghidoro, a nord, dalla parte della città di Bologna che dista circa 40Km, i Comuni di Monzuno e Grizzana.
Da un documento del 1757 appare che San Benedetto Val di Sambro non era definito nell’entità comunale che oggi conosciamo, ma era divisa fra i Comuni di Qualto, Poggio dei Rossi (o Russi) e Pian del Voglio. Solo nel 1871, quando il governo sabaudo-piemontese preferì razionalizzare le circoscrizioni amministrative venne trasferita la sede comunale a San Benedetto borgo meno periferico rispetto alle altre località del territorio comunale. Liti legali e ricorsi avvelenarono i rapporti tra San Benedetto e Pian del Voglio fino al 1922, quando fu stabilito con decreto che il Comune assumesse il nome di San Benedetto Val di Sambro, confermando la sede amministrativa in questo borgo.
Nel centro del paese si trovano la chiesa parrocchiale dedicata a San Benedetto, nota fino dal 1366 e interamente ricostruita nel 1839. L’attuale campanile in pietra a vista è stato costruito invece successivamente nel 1895. Il campanile, alto poco meno di 50 metri, fu terminato definitivamente con la collocazione della croce il 5 agosto 1896, dopo 5 anni di fervido lavoro sostenuto da tutti i parrocchiani. Artefice primo dell’opera il capomastro Adolfo Quarenghi. Una lapide ricorda che la precedente torre campanaria fu eretta nel 1633 e restaurata nel 1807. La Chiesa è del 1839, dedicata alla Maria Assunta e ai due Santi protettori, Benedetto e Cristoforo. Notevole il borgo denominato Cà Musolesi, con architravi di portali e di finestre datati intorno al ‘400-‘500 e una costruzione chiaramente in antico casa torre. Un itinerario pieno di fascino è quello che percorre tutti i borghi rurali attorno al paese: la Valle, la Serra, Cà di Lucchini, San Martino, Poggio Rossi e Molino Nuovo, con un mulino ad acqua datato 1671 e che è stato in funzione fino a pochi anni fa.
Dall’Agriturismo Dal Poeta è possibile raggiungere in 15 minuti d’auto la località di Valserena (frazione turistica del comune di San Benedetto Val di Sambro), dove imperdibile è lo Chalet Valserena con la sua splendida piscina, completamente immersa nel verde, alimentata da acqua di sorgente.
Lungo la strada che porta dall’Agriturismo Dal Poeta a Valserena è possibile fermarsi in località Rioletta, rinomata per il laghetto di pesca sportiva.
Nei pressi si potrà anche vedere il ciottolato originale della strada romana riportata alla luce dagli scavi, la famosa “Via degli Dei”.
La Stazione Ferroviaria, si trova a circa 9 Km, collegata al paese e alle sue frazioni con un servizio pubblico di autobus. Strade provinciali ben tenute raccordano il paese con i due caselli autostradali di Rioveggio a Nord,di Piano del Voglio e Badìa a Sud.
IL LAGO DI CASTEL DELL’ALPI
4,5 km dall’Agriturismo Dal Poeta
Il lago di Castel dell’Alpi è un piccolo invaso naturale che si trova nell’Appennino bolognese, presso l’omonima frazione del comune di San Benedetto Val di Sambro.
Il lago è situato nell’alta valle del Savena, a circa 700 metri sul livello del mare. Si è formato in seguito a una grande frana che, nel febbraio del 1951, si è staccata dal versante sinistro della valle e ha bloccato, proprio come una diga, il corso del torrente Savena, qui lungo appena 6 km. Il borgo di Castel dell’Alpi, prima situato proprio sulla sponda sinistra del torrente, venne completamente distrutto da questo evento, che tuttavia risparmiò la chiesa e il suo campanile. Il borgo visibile oggi è stato completamente ricostruito sulla sponda destra del lago, il quale è ora diventato una gradita meta turistica, soprattutto in estate.
D’estate è possibile trascorrere qualche ora navigando nelle tranquille acque del lago a bordo delle barche a noleggio o passeggiando sulle rive del lago.
Questo piccolo lago è l’unico tra quelli della provincia di Bologna ad essersi formato in modo naturale: infatti i laghi di Suviana, Brasimone e Santa Maria sono tutti artificiali.
Il territorio che coincide l’area dei laghi dell’Appennino Bolognese della Val di Setta è chiamato Lagolandia, in quanto “progetto di valorizzazione territoriale“. Per le iniziative organizzate da Lagolandia potete visitare il sito www.lagolandia.it
IL PARCO DEI LAGHI: SUVIANA E BRASIMONE
57 km dall’Agriturismo Dal Poeta
Il Parco Naturale dei Laghi di Suviana e Brasimone (noto anche come “Parco dei Laghi”), si estende nel settore centrale dell’Alto Appennino Bolognese, ai confini con la Toscana, e comprende parte dei bacini montani dei torrenti Limentra di Treppio e Brasimone. Il parco si estende nel settore centrale della montagna bolognese, intorno a due ampi bacini realizzati a partire dai primi del Novecento a scopo idroelettrico. Dal crinale la dorsale formata dal monte Calvi (1.283 m s.l.m.) e dal monte di Stagno si prolunga separando le valli dei torrenti Brasimone e Limentra di Treppio, principali immissari dei due laghi. Boschi misti di querce, faggete e rimboschimenti di conifere rivestono quasi per intero i versanti e le arenarie dei principali rilievi nella parete occidentale della dorsale e a valle del bacino del Brasimone, formando lo spettacolare fronte dei Cinghi delle Mogne.
Il territorio che coincide con l’area dei laghi dell’Appennino Bolognese della Val di Setta è chiamato Lagolandia, in quanto “progetto di valorizzazione territoriale“. Per le iniziative organizzate da Lagolandia potete visitare il sito www.lagolandia.it
Da Madonna dei Fornelli, passando per Castiglion dei Pepoli, si raggiunge il parco dei laghi in circa un’ora di macchina.
SANTUARIO DI BOCCADIRIO
Il Santuario della Beata Vergine delle Grazie di Boccadirio – o semplicemente santuario di Boccadirio – è un santuario mariano dell’Emilia-Romagna.
È situato in frazione Baragazza, nel comune di Castiglione dei Pepoli (Bo), nella zona di confine con la Toscana.
È, per importanza, il secondo santuario della diocesi bolognese, dopo il santuario della Madonna di San Luca, a Bologna.
Si trova a circa 20 km dall’ Agriturismo Dal Poeta.